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Terapia fotodinamica PDT
Cosa è?
Consiste nella somministrazione di una sostanza fotosensibile con una iniezione a livello del braccio; una volta iniettata si distribuisce in tutta la circolazione sanguigna fino a raggiungere l'occhio e si accumula nei tessuti molto vascolarizzati come possono essere le membrane neovascolari sottoretiniche.
Dopo, con un laser, si attiva tale sostanza (verteporfina) nel sito desiderato, e questo provoca una trombosi vascolare e atrofia dei tessuti malati.
In quali casi si esegue?
Si esegue principalmente nei nevi coroideali che producono fluido subretinico. Prima dell'avvento delle indiezione intravitreali di farmaci antiangiogenici era il trattamento elettivo della DMLE umida. Oggi ha un riscontro positivo nel trattamento della coroidopatia sierosa centrale. La radiazione del laser attraversa la retina, si concentra nei vasi dove si è accumulata la verteporfina e produce una danno a livello della lesione senza danneggiare la retina.
Esami preoperatori
Esame oftalmologico completo. Sempre importante è eseguire una fluorangiografia con indocianina per individuare con precisione il punto dove focalizzare il laser. A volte si associa anche un OCT.
Durante l'intervento
La terapia ha dei tempi standard di esecuzione. La somministrazione del farmaco impiega 10 minuti. Dopo bisognerà attendere 5 minuti perché il farmaco si concentri nella lesione oculare. Si appoggia quindi una lente speciale sulla superficie oculare, previa anestesia topica con gocce, e si focalizza il laser nel punto prestabilito per un tempo di 83 secondi durante i quali il paziente deve stare il più fermo possibile.
Precauzioni
L'applicazione di questa sostanza fotosensibile può provocare una irritazione della pelle se sottoposti a luce solare, perciò dopo il trattamento bisogna rimanere in un ambiente di penombra per 48 ore. Al paziente si consegnano degli occhiali speciali che evitano danni all'occhio da radiazioni luminose.
Rischi
Non ci sono rischi particolari.
Consiste nella somministrazione di una sostanza fotosensibile con una iniezione a livello del braccio; una volta iniettata si distribuisce in tutta la circolazione sanguigna fino a raggiungere l'occhio e si accumula nei tessuti molto vascolarizzati come possono essere le membrane neovascolari sottoretiniche.
Dopo, con un laser, si attiva tale sostanza (verteporfina) nel sito desiderato, e questo provoca una trombosi vascolare e atrofia dei tessuti malati.
In quali casi si esegue?
Si esegue principalmente nei nevi coroideali che producono fluido subretinico. Prima dell'avvento delle indiezione intravitreali di farmaci antiangiogenici era il trattamento elettivo della DMLE umida. Oggi ha un riscontro positivo nel trattamento della coroidopatia sierosa centrale. La radiazione del laser attraversa la retina, si concentra nei vasi dove si è accumulata la verteporfina e produce una danno a livello della lesione senza danneggiare la retina.
Esami preoperatori
Esame oftalmologico completo. Sempre importante è eseguire una fluorangiografia con indocianina per individuare con precisione il punto dove focalizzare il laser. A volte si associa anche un OCT.
Durante l'intervento
La terapia ha dei tempi standard di esecuzione. La somministrazione del farmaco impiega 10 minuti. Dopo bisognerà attendere 5 minuti perché il farmaco si concentri nella lesione oculare. Si appoggia quindi una lente speciale sulla superficie oculare, previa anestesia topica con gocce, e si focalizza il laser nel punto prestabilito per un tempo di 83 secondi durante i quali il paziente deve stare il più fermo possibile.
Precauzioni
L'applicazione di questa sostanza fotosensibile può provocare una irritazione della pelle se sottoposti a luce solare, perciò dopo il trattamento bisogna rimanere in un ambiente di penombra per 48 ore. Al paziente si consegnano degli occhiali speciali che evitano danni all'occhio da radiazioni luminose.
Rischi
Non ci sono rischi particolari.
Specifiche
PATOLOGIA
tumori oculari
o
DMLE umida
o
coroidopatia sierosa centrale
ANESTESIA
topica in gocce
DURATA
15 minuti
NEL POSTOPERATORIO
riposo 48 ore
CONTROLLI
1 mese dopo l'intervento
TERAPIA
con colliri
REINTERVENTO
si può reintervenire in caso di insuccesso
*terapia e controlli postoperatori possono variare su decisione del medico curante