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Trapianto di cornea lamellare o penetrante
Cosa è?
E' la procedura per cambiare la cornea deformata o opacata in toto (cheratoplastica penetrante) o parzialmente (cheratoplastica lamellare) per regolarizzare la superficie oculare o renderla nuovamente trasparente.
In quali casi si esegue?
Questo trattamento si utilizza soprattutto per il cheratocono avanzato che non può essere corretto con altri trattamenti. Viene usato anche in caso di patologie corneali che abbiano ridotto la trasparenza della corna (cicatrici, scompenso corneale, ecc).
Esami preoperatori
Esame oftalmologico completo. In caso di cheratocono vengono eseguiti anche una topografia corneale e una pachimetria (spessore della cornea) per valutare se si possa eseguire una trapianto lamellare o perforante perché il tessuto residuo è troppo sottile. In caso di trapianto lamellare è importante eseguire una conta delle cellule endoteliali per valutarne la corretta morfologia (in caso di trapianto lamellare lo strato endoteliale corneale è praticamente l'unico strato della cornea originale che viene lasciato).
Durante l'intervento
L'intervento dura tra i 30 e i 40 minuti. Si esegue in anestesia locale con puntura peribulbare o più preferibilmente, in caso di trapianto perforante, in anestesia generale.
Il primo tempo chirurgico è la trapanazione (taglio) della cornea, questa può essere a tutto spessore in caso di trapianto perforante, o a spessore parziale in caso di trapianto lamellare. La trapanazione può essere eseguita in ambo i casi con un bisturi rotante speciale chiamato trapano corneale, o con il laser a femtosecondi.
Nel secondo tempo operatorio il chirurgo suturerà la nuova cornea su quella precedentemente tagliata del paziente.
Precauzioni
E' indubbiamente un intervento molto complesso, forse l'intervento che più di tutti indebolisce le strutture oculari.
Il riposo assoluto è d'obbligo nelle prime settimane, e gli sforzi devono essere evitati nei primi 3 mesi (tempo di formazione della cicatrice). La terapia è in gocce e in compresse di cortisonici, per evitare il rigetto del lembo trapiantato, e vanno proseguiti per mesi dopo l'intervento.
Le suture verranno rimosse non prima di un anno dall'intervento.
La vista inizierà ad essere buona però già dal 3° mese, occorreranno degli occhiali per correggere i difetti, soprattutto astigmatici, che residuano dal trapianto.
Rischi
Il rischio di rigetto, sempre inferiore rispetto al trapianto di altri organi, esiste sempre e dura tutta la vita. E' maggiore in caso di trapianto perforante (8% circa), e si riduce in caso di trapianto lamellare (2,5%). La cornea è un tessuto che produce una scarsa cicatrizzazione per questo un trauma diretto potrà sempre riaprire il trapianto, provocando la fuoriuscita del materiale contenuto all'interno dell'occhio.
E' la procedura per cambiare la cornea deformata o opacata in toto (cheratoplastica penetrante) o parzialmente (cheratoplastica lamellare) per regolarizzare la superficie oculare o renderla nuovamente trasparente.
In quali casi si esegue?
Questo trattamento si utilizza soprattutto per il cheratocono avanzato che non può essere corretto con altri trattamenti. Viene usato anche in caso di patologie corneali che abbiano ridotto la trasparenza della corna (cicatrici, scompenso corneale, ecc).
Esami preoperatori
Esame oftalmologico completo. In caso di cheratocono vengono eseguiti anche una topografia corneale e una pachimetria (spessore della cornea) per valutare se si possa eseguire una trapianto lamellare o perforante perché il tessuto residuo è troppo sottile. In caso di trapianto lamellare è importante eseguire una conta delle cellule endoteliali per valutarne la corretta morfologia (in caso di trapianto lamellare lo strato endoteliale corneale è praticamente l'unico strato della cornea originale che viene lasciato).
Durante l'intervento
L'intervento dura tra i 30 e i 40 minuti. Si esegue in anestesia locale con puntura peribulbare o più preferibilmente, in caso di trapianto perforante, in anestesia generale.
Il primo tempo chirurgico è la trapanazione (taglio) della cornea, questa può essere a tutto spessore in caso di trapianto perforante, o a spessore parziale in caso di trapianto lamellare. La trapanazione può essere eseguita in ambo i casi con un bisturi rotante speciale chiamato trapano corneale, o con il laser a femtosecondi.
Nel secondo tempo operatorio il chirurgo suturerà la nuova cornea su quella precedentemente tagliata del paziente.
Precauzioni
E' indubbiamente un intervento molto complesso, forse l'intervento che più di tutti indebolisce le strutture oculari.
Il riposo assoluto è d'obbligo nelle prime settimane, e gli sforzi devono essere evitati nei primi 3 mesi (tempo di formazione della cicatrice). La terapia è in gocce e in compresse di cortisonici, per evitare il rigetto del lembo trapiantato, e vanno proseguiti per mesi dopo l'intervento.
Le suture verranno rimosse non prima di un anno dall'intervento.
La vista inizierà ad essere buona però già dal 3° mese, occorreranno degli occhiali per correggere i difetti, soprattutto astigmatici, che residuano dal trapianto.
Rischi
Il rischio di rigetto, sempre inferiore rispetto al trapianto di altri organi, esiste sempre e dura tutta la vita. E' maggiore in caso di trapianto perforante (8% circa), e si riduce in caso di trapianto lamellare (2,5%). La cornea è un tessuto che produce una scarsa cicatrizzazione per questo un trauma diretto potrà sempre riaprire il trapianto, provocando la fuoriuscita del materiale contenuto all'interno dell'occhio.
Specifiche
PATOLOGIA
cheratocono
o
patologie corneali
ANESTESIA
locale con puntura
o
generale
DURATA
30-45 minuti
NEL POSTOPERATORIO
riposo e terapia
CONTROLLI
1 giorno dopo l'intervento
TERAPIA
con colliri e compresse
REINTERVENTO
si può reintervenire in caso di insuccesso
*terapia e controlli postoperatori possono variare su decisione del medico curante